I volontari dell’associazione AGD Bari-Bat-Ta sono presenti in reparto per offrire confronto e condivisione ai genitori e ai piccoli e giovani pazienti ricoverati, in particolare nel momento dell’esordio della patologia, attraverso uno specifico progetto a cui l’AGD Bari-Bat-Ta aderisce: “Lino e il Diabete”.
Il progetto “Lino e Il Diabete” è un’iniziativa di AGD ITALIA, Coordinamento nazionale di cui la nostra associazione fa parte, punto di incontro di Associazioni costituite prevalentemente da genitori di bambini con diabete.
Il progetto è rivolto ai bambini e adolescenti all’esordio del diabete e consiste nel creare un elemento di positività nel difficile momento dell’esordio della patologia, che rappresenta un evento destabilizzante per il bambino/ragazzo, il quale avverte di essere diventato il fulcro di una situazione dolorosa e fortemente stressante.
Lino è un orsetto, un peluche, morbido e coccoloso, con fasce colorate a tinte vivaci. La sua storia è narrata in un libro pieno di illustrazioni belle e delicate. Il progetto prevede che Lino diventi il punto di contatto al primo incontro, quando i genitori/guida dell’associazione si recano in ospedale a conoscere la nuova famiglia, appena entrata nel mondo del diabete. Lino è il dono che il bimbo/bimba riceve dall’Associazione in occasione della visita, insieme al libro.
Ciò che abbiamo ormai sperimentato è che Lino “fa sempre tornare il sorriso”. Non solo la bimba o il bimbo, ma anche la ragazza, il ragazzo, l’adolescente, hanno l’immediato istinto di stringere a sé il morbidissimo peluche e farlo diventare da quel momento la loro mascotte. La fase successiva sarà poi quella per i più piccoli, di ascoltare la storia di Lino dalla lettura dei genitori, oppure, a seconda delle età, di leggerla insieme, soffermandosi ove necessario.
Nel 2019 nell’ambito del progetto “Facciamo luce sull’assistenza psicologica del diabete tipo 1 in età pediatrica” è stato creato da AGD Italia un percorso con una formazione specifica, a cura degli psicologi impegnati nel progetto, offerta a volontari delle Associazioni affiliate, disponibili ad incontrare le famiglie all’esordio in Ospedale. Dai corsi sono state formate alcune figure di genitori per ciascuna associazione sul territorio nazionale, individuati dai diabetologi, che sono stati preparati all’affiancamento della famiglia all’esordio. Il genitore ha sostanzialmente il compito di accogliere la nuova famiglia in una relazione alla pari, che non sconfina mai nel supporto psicologico, riservato sempre e solo ai Servizi di Psicologia dell’ospedale. L’orsetto Lino ed il libro con la sua storia sono stati individuati come strumento di ausilio durante l’incontro con il bimbo/ragazzo e la sua famiglia, per creare un punto di contatto immediato. Il progetto “Facciamo luce sull’assistenza psicologica del diabete tipo 1 in età pediatrica” è nato nel 2011 con la partecipazione del Ministero della Salute, e da gennaio 2018 ha visto il coinvolgimento di un Board scientifico composto da oltre 50 psicologi, individuati dai responsabili dei Centri di Diabetologia Pediatrica e provenienti da tutto il territorio nazionale, con lo scopo di analizzare la situazione attuale dell’assistenza psicologica fornita ai bambini e alle famiglie dai Centri di Diabetologia Pediatrica di tutta Italia, al fine di individuare strategie per migliorare il servizio. Fa parte del Board di psicologi di questo importantissimo progetto anche la dottoressa Marcella Vendemiale, psicologa psicoterapeuta, già membro del nostro Comitato Scientifico, che da quarant’anni lavora con i piccoli e giovani pazienti con diabete e le loro famiglie nell’Ospedale pediatrico Giovanni XXIII di Bari.
“Il progetto nasce dal desiderio di integrare gli usuali strumenti di educazione sanitaria, coinvolgendo e facendo immedesimare nei personaggi del libro chi in età precoce viene travolto dall’insorgenza del diabete. Il peluche non è solo un gioco, ma vuole essere anche un mezzo affinché i bambini imparino con leggerezza in quali zone del corpo praticare l’iniezione di insulina. Nel racconto gli autori, forti della loro esperienza sul campo, dimostrano come sia possibile rispondere con chiarezza, spontaneità e modi rassicuranti persino alle domande più importanti e difficili. Rispondere con parole ma anche con piccoli gesti, che, come ha ben messo in evidenza l’illustratore, costruiscono un clima relazionale di intimità e fiducia. La storia di Lino, è nata con il sogno che possa stimolare consapevolezza e coraggio in chi leggerà, affinché sia i bambini che i loro genitori possano iniziare questo cammino (come si usa dire nelle fiabe) un po’ più “felici e contenti”. Sull’esperienza dell’esordio guarda il video “Lino scrive alla maestra”